[24h di Daytona] In Florida salgono sul podio Albuquerque e Rast

Filipe Albuquerque sfiora il successo a Daytona. La Cadillac DPi dell’Action Express Racing del portoghese paga a caro prezzo un contatto con Ricky Taylor a meno di 10 minuti dal termine. Terza posizione finale per René Rast e la Multimatic – Riley del VisitFlorida Racing. In classe GTD seconda posizione finale per la R8 LMS del Montaplast by Land-Motorsport. Delusione per Mike Rockenfeller e Marcel Fassler in classe GTLM.

Dopo quattro secondi posti il Wayne Taylor Racing trionfa a Daytona. 12 anni dopo papà Wayne, i figli Ricky e Jordan Taylor scrivono il loro nome nell’albo d’oro della 24h di Daytona. Dopo 659 giri di gara percorsi la Konica Minolta Cadillac DPi-V.R #10 guidata da Ricky Talor è transitata sotto la bandiera a scacchi con un margine di 671 millesimi di secondo sulla Cadillac del Mustang Sampling Racing di Filipe Albuquerque. La gara si è decisa a circa 10 minuti dal termine quando Ricky Taylor riesce a sopravanzare il pilota portoghese di Audi Sport con una manovra alla Curva 1 che, secondo molti, è andata oltre i limiti. La direzione gara non ha ravvisato irregolarità.

Oltre i fratelli Taylor, anche Max Angelelli e Jeff Gordon si portano a casa il prestigioso Rolex che spetta ai vincitori, per Angelelli è un giorno speciale dato che la 24h di Daytona di questo weekend è stata la sua ultima gara della carriera.

Per Albuquerque e per i compagni di squadra Joao Barbosa e Christian Fittipladi c’è la delusione di una gara persa proprio nel finale ma anche la consapevolezza che il team Mustang Sampling Racing potrà cercare la rivincita già nella prossima 12h di Sebring a Marzo.

Podio a Daytona anche per René Rast e la Multimatic – Riley del VisitFlorida Racing, vettura che al momento però appare leggermente meno competitiva delle Cadillac.

Weekend da dimenticare invece per Loic Duval e la sua Oreca del DragonSpeed: costretta al ritiro a 2 ore dal termine per problemi al posteriore dell’auto.

Niente gioie in classe GTLM nemmeno per Marcel Fassler e Mike Rockenfeller con le Corvette C7.R. La Corvette #3 di Mike Rockenfeller, Jan Magnussen e Antonio Garcia deve accontentarsi della quarta posizione finale mentre peggio sono andate le cose per la C7.R #4 di Oliver Gavin, Tommy Milner e Marcel Fassler che, costretta ad una lunga sosta ai box per una sospensione rotta dopo una contatto con una Ford GT, riesce comunque a terminare la gara in nona posizione di classe GTLM.

Grande festa in casa Ford: dopo 51 anni una Ford GT torna al successo a Daytona. La GT #66 guidata da Dirk Mueller, Joey Hand e Sebastien Bourdais e preparata alla perfezione da Ford Performance e dal Chip Ganassi Racing trionfa in classe GTLM precedendo sul traguardo la debuttante Porsche 911 RSR a motore centrale di Makowiecki, Pilet e Werner e la Risi Competizione Ferrari 488 #62 di Fisichella, Calado e Vilander.

In classe GTD sfiora la vittoria il team Montaplast by Land Motorsport. Sul traguardo sono appena due i decimi che separano la Audi R8 LMS del team tedesco e la vincitrice, la Porsche 911 GT3 R del team Alegra Motorsports. Contro ogni pronostico, la R8 #29 ha condotto una gara perfetta, senza intoppi e con un pizzico di motore in più Chris Mies, Jules Gounon, Jeffrey Schmidt e Connor De Phillippi avrebbero potuto anche vincerla questa 24h di Daytona.

Appena giù dal podio, quarta sul traguardo, la R8 LMS dello Stevenson Motorsports di Aschenbach, Bell, Davis e Liddell mentre si è dovuto accontentare della sesta piazza finale il team Alex Job Racing.

Ordine di arrivo della 24h di Daytona

La prossima gara della IMSA WeatherTech Sportscar Championship e la 12h di Sebring in programma il 18 Marzo.

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Federico Famiglietti • 30 Gennaio 2017


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