[24h di Daytona] Fassler vince in GTLM, Rast e la R8 in GTD

L’edizione numero 54 della 24h di Daytona sarà ricordata a lungo per quanto avvenuto in pista durante 24 ore di gara che sono state combattute e ricche di colpi di scena come pochissime altre volte.

Nella patria delle Daytona Prototype a trionfare è una LMP2, la Ligier JSP2 Honda dell’Extreme Speed Motorsports di Scott Sharp, Ed Brown, Johannes Van Overbeek e Pipo Derani. La prova impressionante di Derani, giovane brasiliano ma con una buona esperienza internazionale alle spalle, è stata la chiave del successo per il team sponsorizzato Tequila Patron; annichilito lo squadrone del Wayne Taylor Racing, secondo con 26 secondi di ritardo, che tutto si aspettava meno di essere battuto da una LMP2. La Ligier #2 vincitrice ha percorso nelle 24 ore 736 giri e Derani può gioire anche per il best lap della gara in 1:39.192. Completa il podio, anche se a Daytona c’è solo la Victory Lane, la Corvette DP #90 di Goossens, Hunter-Reay e Dalziel staccata sul traguardo di un minuto e 27 secondi.

Paura per Max Angelelli costretto al ricovero in ospedale subito dopo la gara a causa dei fumi di scarico che sono entrati nell’abitacolo della DP Corvette #10 del Wayne Taylor Racing. Max adesso sta bene e il ricoveo è stato solo in via precauzionale fa sapere il team dalla sua pagina Facebook.

Per la folta pattuglia Audi Sport presente in Florida il risultato finale è più che positivo grazie al trionfo di Marcel Fassler in GTLM che insieme a Tommy Milner e Oliver Gavin ha condotto la Corvette C7.R #4 al trionfo precedendo la vettura gemella #3 di Mike Rockenfeller, Jan Magnussen e Antonio Garcia di soli 34 millesimi sul traguardo. In terza posizione la Porsche 911 RSR di Bamber, Christensen e Makowiecki che ha dovuto alzare bandiera bianca negli ultimi giri contro le due scatenate Corvette.

Grande gioia anche per Rene Rast che coglie una rocambolesca vittoria in classe GTD con la R8 del Magnus Racing: a meno di 10 minuti dal termine la Lamborghini Huracan di Fabio Babini che al momento pregustava l’odore della vittoria resta senza benzina consegnando il primato all’Audi del pilota tedesco che, nonostante lo stesso problema che lo ha costretto a rallentare negli ultimi due giri, può fare festa insieme a Marco Seefried, John Potter e Andy Lally. Per la R8 LMS un Gennaio da incorniciare con la doppietta Dubai – Daytona e tra una settimana c’è la 12h di Bathurst. Per Audi Sport invece è il secondo successo a Daytona dopo quello del 2013 con Dion Von Moltke, Filipe Albuquerque, Oliver Jarvis e Edoardo Mortara.

Buona prova anche per le Audi dello Stevenson Motorsports con la #9 di Kenny Habul, Dion Von Moltke, Tristan Vautier e Boris Said che chiude ottava di classe mentre termina in quindicesima posizione la #6 di Lawson Aschenbach, Matt Bell, Andrew Davis e Robin Liddell. Più complicate le cose per Krohn Racing e la “vecchia” R8 LMS Ultra di Christopher Haase, Nic Jönsson, Pierre Kaffer e Tracy Krohn che tra errori e guai tecnici si deve accontentare del ventesimo posto di classe GTD.

Bicchiere mezzo pieno anche per Filipe Albuquerque che purtroppo ha visto svanire le chance di vittoria a poche ore dal termine per un problema al retrotreno della sua Corvette DP. Filipe stava al momento guidando la gara autorevolmente in testa e dispiace vederlo in quarta posizione nell’ordine d’arrivo.

La migliorata gestione delle caution, ben 21, da parte di IMSA ha fatto si che la gara non abbia avuto quei momenti di noia come avveniva in passato, quando la green flag sembrava non arrivare mai.

Grand Marshal dell’evento è stato niente meno che Tom Kristensen, a lui l’onore di pronunciare la celebre frase “Drivers, start your engines”; per l’occasione Tom ha fatto trapelare la voglia di disputare la 24h di Daytona nel 2017.

La prossima gara della IMSA WeatherTech Sportscar Championship è la 12h di Sebring di Sabato 19 Marzo.

Stay Tuned!

24h DaytonaDaytonaFasslerIMSAR8 GT3RastRolex 24WeatherTech

Federico Famiglietti • 1 Febbraio 2016


Previous Post

Next Post