24h di Le Mans 2014, una gara sfortunata per Marco Bonanomi

Questa edizione della 24h di le Mans, è stata sicuramente di quelle che si ricordano, sia per l’avvicendarsi delle vetture in testa, sia per essere stata in discussione fino alla fine, anche a poche ore dal suo epilogo.
L’Audi, vincitrice per la 13° volta nella sua storia, riesce a portare ben due delle sue tre R18 e-tron quattro® sui gradini più alti del podio, al 1° e 2° posto nell’ordine la vettura N.2 e la N.1.

n3

Manca alla festa però la Audi R18 N.3 dell’equipaggio composto dal “nostro” Marco Bonanomi e dai talentuosi Albuquerque e Jarvis, la causa? Un tamponamento evitabilissimo subito dal prototipo LMP1 Audi durante le prime fasi di gara, da parte di una Ferrari di classe GT, quella di Bird, che ha compromesso e cancellato il lavoro di un anno intero.

Dinamica dell’incidente
La pioggia faceva la sua comparsa in maniera copiosa sul tracciato di Le Mans ed una vettura LMP2 perdeva il controllo per finire contro le barriere alla prima chicane del Mulsanne Straight. La direzione gara manda in pista la safety car, tutte le vetture compresa quella di Marco rallentano come da regolamento di ogni gara automobilistica, ma dietro di lui arrivano ad alta velocità la Toyota di Nicolas Lapierre e la Ferrari di Sam Bird, che danno vita ad uno schianto nel quale purtroppo il retrotreno della R18 N.3 ne esce completamente a pezzi, senza lasciare alcuna speranza di ripartire al pilota italiano che, come vedrete dalle immagini, cerca in tutti i modi di ripartire.

In questo filmato il riassunto di quegli attimi concitati.

Una esclusione così è di quelle difficili da accettare, ecco le parole di Marco ai microfoni di Eurosport – “Non è facile accettare di finire in questo modo una gara come la 24 ore di Le Mans. Eravamo ancora all’inizio, e per di più con la pioggia che improvvisamente era iniziata a cadere abbondante. Eravamo in pieno rettilineo quando ho visto delle vetture più lente, ed ho abbassato la velocità anche perché la visibilità non era buona. Ho sentito un primo colpo nella parte posteriore della mia vettura, ed era Lapierre, finito in testacoda. Sono riuscito a riprendere il controllo della monoposto quando è arrivato Bird che mi ha colpito con grande violenza”.
Le Toyota non erano irresistibili come in qualifica, infatti Marco conclude dicendo –“Dopo il via mi sono accorto subito che le Toyota avevano ridotto il passo, perché anche loro devono fare i conti con il consumo. Sono risalito fino alla terza posizione, poi ho battagliato con Lotterer per la seconda. Andava tutto per il meglio, credo davvero che senza inconvenienti ci fosse la possibilità di dire la nostra per la vittoria. Non sarà facile da dimenticare quanto accaduto oggi, ma ormai non posso far nulla per cambiare le cose”.

Sogni, speranze e ambizioni sparite in un attimo. Marco Bonanomi prima dell’ingresso della SC si trovava in seconda posizione, dopo aver duellato con l’altra Audi R18 N.2 di Lotterer, poi vincitrice. L’amarezza c’è e permane perchè Marco andava forte e visto l’evolversi della competizione poteva sicuramente lottare assieme ai sui compagni di equipaggio per un posto importante sul podio, una pietra miliare per la sua carriera. Le corse sono così è vero, ma certi incidenti sono a nostro dire evitabili.

Facciamo un grosso “in bocca al lupo” a Marco Bonanomi e ai suoi due compagni di vettura Filipe Albuquerque e Oliver Jarvis che sicuramente si rifaranno.

Audi R18 e tron 2014

[Photo: Audi – video via Eurosport.com]

24 ore di le mansAudi R18 e-tron quattroaudi sportAudicafe Sportmarco bonanomi

Yuri Lo Latte • 16 Giugno 2014


Previous Post

Next Post