Audi AI:ME Concept, ecco tutti i dettagli! La guida in città non sarà più la stessa

Audi AI:ME è caratterizzata da dimensioni compatte, un abitacolo spazioso e avveniristico oltre che dalla guida autonoma di Livello 4. Gli occupanti hanno un ampio ventaglio di opportunità per trascorrere il tempo durante il viaggio grazie a innovative soluzioni hi-tech per la connettività, l’entertainment e il relax.

Il concept: struttura compatta e trazione elettrica

Con una lunghezza di 4,3 metri e una larghezza di 1,9 metri, Audi AI:ME è una vettura decisamente compatta. Il passo di 2,77 metri e l’altezza di 1,52 metri sono, diversamente, caratteristiche degne di vetture di categoria superiore. Ciò è reso possibile dalla trazione elettrica che permette di ridurre gli sbalzi e di eliminare il tunnel dell’albero di trasmissione, a vantaggio della spaziosità dell’abitacolo. Il propulsore, montato sull’assale posteriore, sviluppa 170 CV.

Per gli occupanti, la compattezza del sistema di trazione si rivela particolarmente favorevole quanto a spazio effettivamente disponibile, comfort, abitabilità e versatilità. Audi AI:ME è infatti concepita come una vettura a “2 più X posti”, data la varietà di configurazioni possibili dei sedili e vani portaoggetti. Nella maggior parte dei viaggi vengono occupate esclusivamente le sedute anteriori, ma all’occorrenza, sfruttando il divanetto posteriore, possono trovare spazio a bordo fino a quattro persone.

Audi AI: verso la mobilità automatizzata

Audi AI:ME e Audi AIcon: due concept che sin dal nome fanno riferimento alla sigla AI, con la quale Audi identifica un intero cluster di tecnologie innovative nel campo della mobilità, in grado di ridurre il livello di stress del conducente e offrire nuove possibilità di utilizzo del tempo in auto. Audi AI si avvale di soluzioni derivate dalla ricerca nei campi dell’intelligenza artificiale e dell’autoapprendimento. Audi AI unisce l’intelligenza della vettura, che si occupa della guida automatizzata, all’intelligenza dell’interazione, grazie alla quale l’auto diventa partner degli occupanti. Audi AI:ME realizza così, sin dal nome, l’unione fra l’AI e l’IO dell’utente.

I sistemi Audi AI agiscono in modo dinamico e previdente, proattivo e personalizzato. Grazie ad Audi AI, i futuri modelli del Marchio dei quattro anelli garantiranno un’esperienza di guida intelligente ed empatica. Saranno in grado di interagire costantemente con l’ambiente circostante e i rispettivi passeggeri, soddisfacendo le loro esigenze personali come mai prima d’ora.

Guida autonoma di Livello 4: viaggiare nel totale relax

Ciò che da tempo si è affermato nel campo del trasporto ferroviario e dell’aviazione sta diventando realtà anche nell’ambito del traffico veicolare: ovvero viaggiare in modalità totalmente automatizzata. Audi AI:ME è concepita per l’impiego in città e la guida autonoma di Livello 4, il secondo più alto grado di automazione sulla base dello standard internazionale che definisce i livelli crescenti di guida autonoma. I sistemi di Livello 4 non necessitano di alcuna assistenza da parte del conducente, tuttavia il loro utilizzo è limitato a determinate aree, ad esempio le autostrade o i centri urbani, caratterizzate da specifiche infrastrutture. In questi contesti, il conducente può affidare totalmente la guida alla vettura per poi riassumerne il controllo non appena l’auto esca dall’area preposta alla guida automatizzata. Per questa ragione, diversamente da Audi AIcon, caratterizzata dalla guida autonoma di Livello 5, Audi AI:ME dispone di volante e pedali, vale a dire i tradizionali elementi di comando.

In futuro, in determinati contesti e in presenza delle opportune infrastrutture, Audi AI:ME si sposterà, analogamente agli altri utenti della strada, in modo automatizzato. I flussi di traffico autoregolati e autocontrollati permetteranno di viaggiare in totale relax. Un presupposto fondamentale per consentire agli occupanti di estraniarsi dalla realtà esterna, anche a livello mentale.

Gli interni: un’oasi di tranquillità hi-tech

Audi AI ridefinisce radicalmente il rapporto tra uomo e automobile, valorizzando la permanenza a bordo. La vettura diventa un “terzo spazio vitale”, aggiungendosi all’abitazione e al luogo di lavoro. È logico, pertanto, che i designer Audi non abbiano subordinato gli interni di Audi AI:ME alla conformazione della carrozzeria. Al contrario, hanno assegnato all’abitacolo priorità sull’intera vettura, dando meno importanza alla classica interazione fra conducente e veicolo (volante, strumentazione, pedali) e privilegiando piuttosto il concept di soggiorno, living room, all’interno della vettura a guida autonoma. Gli elementi di comando divengono così a scomparsa, pressoché nascosti da un apposito ripiano con superficie in radica di noce a pori aperti.

In futuro, a bordo delle automobili a guida autonoma i vani portaoggetti riscuoteranno un’importanta cruciale. A tal proposito, Audi AI:ME è caratterizzata sia in corrispondenza del rivestimento della plancia sia tra i sedili anteriori da ampie superfici che nascondono un dettaglio innovativo: calamite che all’occorrenza fungono da portabevande trattenendo bicchieri o piatti metallici. Questo perché, a bordo della concept a guida autonoma dei quattro anelli, durante la marcia è possibile mangiare in totale relax.

I passeggeri beneficiano di una seduta particolarmente confortevole. I sedili anteriori, ispirati alla classica chaise longue, sono caratterizzati da un ampio cuscino e rivestiti in materiale tessile dalle calde tonalità di grigio. Gli schienali sono gusci avvolgenti, vincolati alla seduta mediante un semplice supporto verticale. Quando la pedaliera non è necessaria, il conducente può poggiare i piedi sul supporto alla base del cruscotto. Quanto al divanetto posteriore, esteso alle superfici laterali dell’abitacolo, la posizione di seduta può variare pressoché infinitamente.

Un elemento distintivo delle fiancate, derivato da Audi AIcon, consiste nella svasatura alla base dei finestrini: un notevole vantaggio ergonomico per gli occupanti, dato che amplia il raggio d’azione del braccio appoggiato alla portiera, oltre ad aumentare la sensazione di spaziosità dell’abitacolo.

La gestione della vettura e dei sistemi di comunicazione e connettività avviene mediante oculometria (eye tracking), comandi vocali e campi sensibili al tocco in corrispondenza dei listelli sotto i finestrini. Tali comandi si trovano in posizione perfettamente ergonomica e sono integrati nelle superfici, così da risultare invisibili. Solo all’avvicinamento della mano, il sensore di prossimità attiva una specifica funzione d’illuminazione che dirige lo sguardo sulle superfici funzionali.

Alla base del parabrezza vi è un monitor OLED tridimensionale, esteso a tutta larghezza, utilizzato soprattutto nella comunicazione mediante comandi oculari. Menu funzionali, ad esempio per la navigazione o l’infotainment, vengono attivati con lo sguardo e abilitano ulteriori livelli che sul monitor 3D passano dallo sfondo alla modalità di nitida visualizzazione.

Per la riproduzione video da parte del sistema d’infotainment, sono presenti a bordo visori VR (per la realtà virtuale) grazie ai quali i passeggeri navigano in Internet, guardano un film o giocano ai videogame in modalità interattiva. Le possibili applicazioni di questa tecnologia sono state anticipate da Audi al CES 2019 di Las Vegas grazie al sistema Holoride, tramite il quale i movimenti della vettura vengono integrati nello svolgimento del gioco, tanto che il passeggero si trova letteralmente al centro degli avvenimenti.

Gli occupanti non percepiscono l’abitacolo di Audi AI:ME come una semplice cella adibita al trasporto, bensì come un ambiente lussuoso, dotato di molteplici soluzioni hi-tech. L’abitacolo diviene un vero e proprio filtro per il traffico circostante. L’impianto audio di alta qualità è abbinato a un sistema di compensazione del rumore che, tramite onde sonore in controfrequenza, annulla la rumorosità esterna. In questo modo, a bordo di Audi AI:ME può regnare un silenzio meditativo oppure è possibile ascoltare musica con la qualità acustica di una sala da concerto.

Superfici e strutture danno vita un ambiente familiare, già a partire dai materiali utilizzati. Tessuti pregiati, in parte realizzati con prodotti riciclati, legno e Corian – un materiale composito minerale particolarmente piacevole al tatto impiegato per i touchpad dei listelli sotto i finestrini – creano un’atmosfera accogliente. La tensione fra gli elementi naturali e quelli iper tecnologici permea gli interni. La luminosità è favorita dagli ampi pannelli in vetro nella zona del tetto e dai finestrini dal marcato sviluppo in altezza. La regolazione elettrocromatica impedisce, all’occorrenza, la penetrazione di luce e calore proteggendo l’abitacolo da sguardi indiscreti tramite l’oscuramento progressivo delle superfici vetrate. Sostegni in legno filigranato lungo il padiglione generano un effetto pergolato nella zona superiore dell’abitacolo. 

Una novità assoluta è rappresentata  dalla presenza di piante in abitacolo. La vegetazione, una rarità nel biotopo metropolitano solitamente ostile alle forme di vita, fa sì che anche a bordo ci si senta a contatto con la natura e allo stesso tempo migliora la qualità dell’aria. Grazie all’affinamento delle tecniche di filtraggio, i cattivi odori non penetrano all’interno di Audi AI:ME.

Al benessere dei passeggeri contribuiscono anche i sistemi che rilevano i parametri vitali degli occupanti, così da monitorare il livello di stress. Algoritmi intelligenti permettono ad Audi AI:ME di conoscere ogni giorno di più il conducente e migliorare in modo mirato le sue opzioni.

Gli esterni: un design che non passa inosservato

Audi AI:ME si riconosce a prima vista: le linee sono fortemente caratterizzate dal single frame esagonale, tipico dei modelli Audi elettrici, mentre la configurazione della carrozzeria è una novità. Osservandola da vicino, salta agli occhi la parentela con il prototipo Audi AIcon del 2017. Nonostante proporzioni diverse, non sfuggono le affinità nei profili e nell’ampio arco del tetto. Il tratto che accomuna maggiormente le due vetture, per il resto così diverse, è l’angolo distintivo dei cristalli laterali.

Il design si distingue dalla massa. Audi AI:ME è volutamente un progetto alternativo. I passaruota pronunciati, caratteristici del Marchio, e i finestrini dall’originale andamento rappresentano molto più che un accenno all’ispirazione cuneiforme e conferiscono alla struttura un’aura di emozionalità. Al contempo, le dimensioni sono contenute: la lunghezza di 4,3 metri e la larghezza di 1,9 metri corrispondono a una berlina compatta. L’altezza di 1,52 metri comporta notevoli vantaggi quanto ad abitabilità, comfort d’accesso e disponibilità di spazio a livello della testa. L’ingresso in abitacolo è agevolato dalle grandi portiere con apertura ad armadio. Nonostante ciò, Audi AI:ME è tutt’altro che una monovolume e trasmette dinamismo anche da ferma. Un look sportiveggiante sottolineato dai cerchi in lega da 23 pollici.

Lightning: vedere, essere visti, comunicare

A bordo delle automobili a guida autonoma del futuro i proiettori lavoreranno part-time. Il conducente sarà per lo più impegnato in altre attività e solo di rado avrà bisogno di vedere la strada ben illuminata. Un’ulteriore funzione dei sistemi di illuminazione sarà, invece, ben più importante: la comunicazione con gli altri utenti della strada. Già Audi AIcon ha mostrato come le superfici luminose a matrice digitale possano segnalare lo stato di marcia e la presenza della vettura tramite grafiche animate.

Audi AI:ME prosegue nella direzione tracciata da Audi AIcon, specie considerando che nella marcia urbana la distanza fra i veicoli è spesso così ravvicinata che i gruppi ottici classici si rivelano pressoché inutili. I designer Audi, partendo da questa constatazione, hanno integrato degli elementi a LED nella carrozzeria anche al di sopra dei passaruota, in posizione insolitamente alta, così che siano scorgibili da ogni angolazione. Per pedoni e ciclisti questa forma di comunicazione a 360° rappresenta un vantaggio in termini di sicurezza.

Come per Audi AIcon, le unità a LED e i proiettori a matrice digitale sono in grado di segnalare mediante simboli facilmente riconoscibili se AI:ME stia, ad esempio, permettendo a un pedone di attraversare la strada. La carreggiata o un muro diventano superfici di proiezione per le indicazioni grafiche specifiche. La medesima strategia viene utilizzata per illuminare la zona delle portiere in fase di uscita o ingresso all’abitacolo, rendendo ben visibile l’operazione agli altri utenti della strada. I proiettori a matrice contribuiscono anche alla sicurezza degli altri utenti della strada quando poco visibili, illuminando in modo autonomo la zona in cui si trovano.

Un’ulteriore innovazione consiste nella capacità di Audi AI:ME di interpretare le segnalazioni di altri veicoli e di amplificarle a vantaggio della sicurezza collettiva. Se, ad esempio, un’auto che precede indica la presenza di un pericolo tramite un lampeggio d’emergenza, Audi AI:ME rileva quest’informazione e la amplifica mediante proiezioni esterne e l’attivazione delle unità a LED lungo la carrozzeria, così che la segnalazione diventi visibile a tutti.

Quando al volante si trova una persona, Audi AI:ME torna a essere una “comune” vettura di Livello 4 con luci di marcia a LED Matrix e luci d’arresto e posizione perfettamente riconoscibili.

Trazione elettrica: semplicità e leggerezza

Audi ha definito il carattere di AI:ME partendo dallo spettro d’impiego tipico di una city car. Accelerazione e velocità massima divengono parametri trascurabili, al pari delle prestazioni assolute e dell’autonomia sulle lunghe distanze. Una vettura quale Audi AI:ME è piuttosto chiamata a viaggiare prevalentemente nell’intervallo di velocità fra 20 e 70 km/h e deve garantire un utilizzo prolungato senza ricarica. La percorrenza è meno importante rispetto al tempo d’utilizzo.

Gli ingegneri Audi hanno optato per una configurazione tecnica relativamente semplice e leggera. Una batteria da 65 kWh è sufficiente per rispondere alle esigenze della mobilità urbana, mentre sull’assale posteriore è montato un motore sincrono a magneti permanenti in grado di erogare 170 CV. Tramite il sistema di recupero dell’energia in frenata, e grazie al peso relativamente ridotto, Audi AI:ME si distingue per un consumo energetico contenuto.

Gli assali e la scocca fanno parte del portfolio tecnico del Brand. Il comfort di marcia è assicurato dalla combinazione di ammortizzatori adattivi e masse contenute. La carrozzeria si avvale di un mix multimateriale costituito da acciaio, alluminio e componenti in plastica.

Audi on demand: la mobilità del futuro

Dopo Audi AIcon, che ha debuttato all’IAA 2017, e Audi PB 18, la super sportiva presentata nell’estate 2018, Audi AI:ME è la terza vettura futuristica che il Marchio destina a un ambito ben definito. Nello specifico, Audi AI:ME è la compagna perfetta per gli affollati contesti urbani. Un quarto prototipo completerà il quartetto di concept car in occasione dell’IAA 2019.

Quanto al concept alla base di Audi AI:ME, la priorità non è stata progettare un veicolo multiuso destinato a una clientela eterogenea, bensì realizzare un’auto altamente specializzata e totalmente personalizzabile. L’orizzonte dell’offerta diviene on-demand. Questo approccio è figlio di un ripensamento del mondo automotive: le vetture devono essere disponibili e utilizzabili nel modo più rispondente all’effettiva richiesta.

I Clienti rivendicano la possibilità di prenotare un’automobile il più possibile individualizzata. Ebbene, Audi risponde a questo desiderio fornendo l’auto desiderata, configurata in base alle preferenze del singolo utente. Colore, equipaggiamenti e optional possono essere selezionati online mediante app oppure tramite i dati del conducente memorizzati nel sistema myAudi. In questo modo, anche la temperatura preferita per l’abitacolo, la regolazione del sedile e la playlist personale sono già attive quando si sale a bordo.

Il servizio sarà accessibile e gestibile tramite una app che accorperà la prenotazione della vettura, le preferenze personali e molteplici opzioni legate all’offerta. L’utente prenoterà la propria Audi AI:ME e, a seconda delle esigenze, potrà preordinare l’auto a due o a più posti, seggiolino per bambini incluso. Al momento desiderato troverà la propria AI:ME nel luogo concordato e, una volta giunto a destinazione, la lascerà esattamente dove si trova. Nelle zone dotate dell’apposita infrastruttura, la vettura potrà spostarsi senza conducente fra deposito e indirizzo del Cliente.

La app, gestibile da smartphone o mediante l’auto, funge da assistente e da intermediario per molteplici servizi. Ad esempio per comunicare tramite Internet e social media. La rete è a completa disposizione per l’intrattenimento, la ricerca e l’assistenza. Lungo il tragitto è possibile ordinare il pranzo, farselo consegnare in auto con una breve sosta automatizzata presso il ristorante e consumarlo tornando a casa. Grazie alla connessione fra rete domestica e Audi AI:ME, l’utente può utilizzare il visore VR per continuare a guardare in auto, dal punto dell’interruzione, il film che aveva iniziato a vedere a casa. Tornando dal lavoro, è possibile chiudere gli occhi e riposare godendo della tranquillità dell’abitacolo.

Audi AI:ME diventerà un punto di riferimento nella vita dell’utente. Il tragitto quotidiano da A a B si trasformerà in uno spazio di libertà e in una piacevole esperienza. Una volta arrivati a destinazione, gli utenti scenderanno rilassati, senza doversi preoccupare di individuare un parcheggio o una stazione di ricarica. Audi AI:ME troverà da sola la strada per il deposito.

“Audi on demand”, il servizio di noleggio a breve termine già disponibile nelle metropoli di vari Continenti, è il primo esempio di come la Casa dei quattro anelli amplierà in futuro la propria offerta in veste di fornitore globale di servizi di mobilità. Con la simultanea espansione e specializzazione della flotta, il programma diventerà ancora più interessante, specie per i Clienti più esigenti. L’offerta di vetture d’alto livello e l’integrazione dell’auto con il mondo digitale ed esperienziale dell’utente porteranno Audi a confermarsi all’avanguardia della tecnica.

ai:me

Yuri Lo Latte • 15 Aprile 2019


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