Audi torna al successo nella 24 ore del Nurburgring

Alla fine Audi può sorridere. La R8 LMS EVO del Phoenix Racing #4 con Pierre Kaffer, Frank Stippler, Frederich Vervisch e Dries Vanthoor, termina sul gradino più altro podio dopo 157 giri.

Seconda posizione per la Porsche #911 GT3-R del Manthey Racing di Earl Bamber, Michael Christensen, Kevin Estre e Laurens Vanthoor, ad un giro di distacco; chiude il podio la Mercedes AMG del Black Falcon #3 di Maxi Buhk, Hubert Haupt, Thomas Jager e Luca Stolz.

Immagine di dailysportscar

Un successo arrivato un po a sorpresa e forse un podio che non rispecchia totalmente i valori visti in campo ma il “Green Hell” è bello anche per questo.

Alla vigilia, la prima fila scaturita dalle Qualifiche Top 30 ha visto un monopolio Mercedes.

Allo start la Mercedes #2 di Engel (insieme a Metzger,Muller e Christodolou) ha messo subito terreno sugli avversari, al contrario David Arnold sulla Mercedes #48 (Hohenadel, Marciello e Gotz a completare l’equipaggio) che ha perso subito tante posizioni.

Molto bene invece lo start delle Porsche del Manthey Racing; la 911 di Estre ha subito preso la seconda posizione e Pilet sulla #1 (con Lietz, Markowiecki e Tandy come compagni di squadra) ha seguito in terza.

Con il prosieguo della gara, Mercedes e Porsche hanno iniziato una bella battaglia per la leadership di gara, culminata con il gran sorpasso di Estre su Muller: il francese è stato abile ad aver preso la scia a Dottinger Hohe, e sotto al ponte ha completato la manovra con due ruote sull’erba, visto che Muller ha provato fino all’ultimo di chiudere la porta, ma non è stato abbastanza.

Con la notte sono arrivate le prime defezioni: intorno alle h. 23.00 (al 49° giro) Christodolou è stato colpito da una Toyota doppiata a Curva 1. L’inglese è riuscito a portare la macchina ai box, ma il problema alla scatola dello sterzo non gli ha lasciato speranze, purtroppo è arrivato il ritiro. Peccato perché avevano dimostrato un gran passo, molto costante e consistente, per tutto l’equipaggio.

Immagine presa dal profilo Twitter di Christodolou

Dopo questo incidente dunque, la Porsche #911 ha potuto gestire i 2 minuti di vantaggio sulla compagnia per tutta la notte, mentre la Mercedes #48 ha recuperato il tempo perso all’inizio e si è riportata in terza posizione, quarta la Porsche #31 del Frikadelli Racing.

Nelle prime luci del mattino, la Ferrari #22 ha fatto segnare il giro record di gara, in 8:18.799.

Mentre in vetta non è cambiato nulla, si è creata una struggente battaglia per la 4° posizione tra le due Audi #4 e #29 del Land Motorsport. Stippler e Haase ci hanno fatto divertire con controsorpassi al Dottinger Hohe; al pit successivo si è aggiunta alla bagarre anche la Mercedes #6 del Black Falcon. Questo gruppo ha culminato la sua lotta quando Piana ha cambiato traiettoria più volte davanti a Rast; c’è stato un tamponamento alla fine del lungo rettilineo e il driver Mercedes è dovuto rientrare ai box per i danni al posteriore della sua AMG.

Audi R8 LMS #29 (Audi Sport Team Land), Christopher Haase/Kelvin van der Linde/Christopher Mies/René Rast

Prontamente Wolfgang Land è andato a colloquio con un membro del Black Falcon e si sono chiariti subito, senza andare in direzione gara. Anche noi ci sentiamo di attribuire il fatto come incidente di gara, senza dare penalità ingiuste a nessuno.

Ma nell’ultimo quarto di gara ci si rende conto quanto il Nordschleife può essere traditore, a volte: la Mercedes #48 di Gotz, per cercare di riprendere la seconda posizione, ha sbagliato una curva nella parte alta del tracciato ed ha sbattuto contro il rail. Le condizioni della vettura non lo hanno messo in grado di riprendere la gara, quindi al 120° giro è arrivato il mesto ritiro.

Dopo 21 ore ed una doppietta all’orizzonte per Porsche, alla #31 avviene una foratura al Karussell, mentre neanche venti minuti dopo viene inflitta una penalità alla Porsche al comando di 5 minuti e 40 secondi, per aver superato in regime di Code 60. Come se non bastasse ciò, la vettura del Frikadelli Racing viene ritirata dalla gara, per un problema tecnico avvenuto prima del Flugplatz.

L’ultima defezione importante avviene a due ore dalla fine, quando l’Audi #29 del Land Motorsport con Kelvin van der Linde si è fermata per una foratura alla posteriore sinistra che ha divelto praticamente tutta la carrozzeria intorno al pneumatico.

Ad un’ora e quaranta dalla fine, dunque la nuova classifica ha visto al comando l’Audi #4 poi la Porsche #911 a 39 secondi, terza posizione per la Mercedes #3, quarta l’Audi #14 e quinta la Porsche #12.

Le ultime emozioni sono arrivate quando Estre ad inizio stint ha tentato di chiudere il gap su Dries Vanthoor, stampando il lap record di gara in 8:17.745. Ma il tedesco alla fine ha desistito, rallentando molto negli ultimi due settori per risparmiare il giro.

Frank Stippler, Dries Vanthoor, Frédéric Vervisch, Pierre Kaffer

Certamente resta il rammarico per la #911 la quale è stata in prima posizione dalle prime fasi notturne fino alla 21°, purtroppo è questione di poco veramente.

Peccato anche per Land Motorsport, che nonostante avesse un equipaggio di prime guide come Van der Linde, Mies, Haase e Rast, è stato colpito da una foratura che li ha messi fuori gioco, ma era in perfetta finestra di pit con la futura vincitrice e stava lottando fin dalle prime ore di mattina.

Chi esce più deluso da questa 24 ore è sicuramente BMW, che merita un capitolo a parte: alla vigilia si presentava con 8 vetture, ma solo una ha visto la bandiera a scacchi; quella del Falken Motorsport in 6° posizione assoluta ma con due giri di distacco. La causa si riconduce sicuramente agli incidenti, purtroppo per Schnitzer e Walkenhorst non c’è stato niente da fare; Scheider sulla #42 ha centrato un doppiato, mentre Pittard ha perso la sua M6 per dei liquidi persi da un’altra vettura e non era ancora segnalato. Però le due del Rowe Racing sono state perse decisamente troppo presto: la #99 di Catsburg/Wittmann/Krohn/Edwards è rientrata ai box al 7° giro per un problema alle sospensioni, mentre la #98 di Eng/De Phillippi/Blomqvist/Jensen si è fermata in pista nel corso del 21° giro, alla fine della 3° ora di gara.

Per Mercedes la terza posizione assoluta è una magra consolazione per il passo dimostrato dalla #2 e dalla #48. Purtroppo Christodolou è stato colpito da un doppiato mentre viaggiava in prima posizione ed aveva accumulato un gap di sicurezza, ma basta veramente poco per fare gli incidenti, come è successo a Gotz d’altronde, il quale ha preso un cordolo troppo aggressivo, vanificando un buon risultato. Ancora una volta Marciello torna a casa con un ritiro.

L’ultima menzione riguarda i partecipanti: ben 150 macchine hanno movimentato questa 24 ore, a rimarcare comunque l’importanza di una gara di questo calibro, in un contesto come il Nordschleife, dove alla curva successiva non puoi sapere mai cosa succede. Un plauso dunque a tutti i piloti che hanno preso bandiera, aldilà del risultato. Anche alla Opel Manta, che è arrivata alla fine, nonostante il grave incidente avvenuto nelle prime ore del mattino.

Immagine di dailysportscar

Arrivederci e alla prossima gara endurance, a Spa, il 27-28 Luglio, inserita nel Blancpain Endurance Cup e IGTC.

Full Throttle • 23 Giugno 2019


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