[Blancpain GT] Vittoria della Lamborghini nella 3 ore di Monza

La Lamborghini Huracan #63 del Team Grasser Racing Team, di Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Christian Engelhart ha portato a casa meritatamente il primo appuntamento del Blancpain GT Serie Endurance Cup.

Seconda posizione, a poco meno di mezzo minuto dalla Lamborghini vincitrice, per la Ferrari #50 del team AF Corse di Alessandro Pier Guidi, Michele Rugolo e Pasin Lathouras. Chiude il podio nella Generale, la Mercedes #84 del Team HTP Motorsport di Maximilian Buhk, Franck Perera e Jimmy Eriksson, a 8 secondi dalla Ferrari.

In classe Pro-AM, vittoria della Aston Martin del team Oman Racing Team (ottava posizione assoluta), di Ahmad Al Harthy e e Jonny Adam. L’inglese, oltre ad aver compiuto il sorpasso sul finale di gara alla 1° di Lesmo, ha strappato il giro più veloce di gara, alla 89° tornata. Seconda posizione per la Ferrari #11 del Kessel Racing di Matteo Cressoni e Andrea Rizzoli, quest’ultimo non è riuscito a tenere a bada gli attacchi di Adam.

Pochi metri dopo la start di gara, c’è stato un incidente che ha coinvolto ben 15 vetture. La Bentley #7 di Guy Smith ha chiuso la traiettoria alla Lamborghini #19 di Ezequiel Perez Companc, il quale è rientrato in pista pericolosamente mentre sopraggiungevano le altre vetture. Tra le numerose auto coinvolte troviamo anche l’Audi #26 del team Sainteloc.

Dopo la Red Flag, durata quasi 30 minuti, finalmente i piloti sono rientrati in gara. Miguel Molina (sulla Ferrari #72), Guy Smith e Bortolotti sono riusciti subito a fuggire sul gruppone. A Smith è stato commissionato uno stop and go di 15 secondi (per l’incidente sopracitato), ma l’inglese ha continuato la gara. Per questo, la Direzione Gara ha deciso di squalificare la #7, alla quale è stata sventolata la bandiera nera. Obiettivamente è sembrata una penalizzazione pesante, forse eccessiva, perché l’incidente poteva essere dichiarato come un normalissimo incidente di gara.

Nonostante ciò, Molina e Bortolotti hanno avuto un passo di gran lunga superiore a tutti, concludendo lo stint di guida a 30 secondi dalla Lamborghini #27 del team Orange 1 di Crestani, in quel momento terza.

Durante il secondo stint di guida, notiamo un bel recupero di Eriksson dalle retrovie, mentre Shaytar (che ha preso il volante da Molina) e Lathouras hanno fatto perdere alcune importanti posizioni ai loro rispettivi compagni, senza dubbio molto più veloci.

Nell’ultimo stint, Engelhart ha amministrato la vettura, forte dei 30 secondi di vantaggio dopo lo stint di Caldarelli. Clemens Schmid sulla Audi #75 del team ISR è riuscito a risalire fino alla seconda posizione, purtroppo una foratura (molto pericolosa) sul rettilineo principale ha reso inutili tutti gli sforzi fatti da Schmid per difendere la posizione su Pier Guidi, che sotto la bandiera a scacchi è passato davanti a Perera, Fisichella (sulla Ferrari #55 del Kaspersky Motorsport), Rigon, (sulla Ferrari #72) e Soulet (sulla Bentley #8).

Il Team WRT continua il suo momento negativo, la migliore R8 LMS risulta solamente in 13° posizione di Stuart Leonard, Jake Dennis e Markus Winkelhock, che compongono l’equipaggio della #17. La vettura #2 non ha preso neanche il via della gara per i danni riportati nell’incidente in qualifica, che ha coinvolto anche la Lamborghini #66 (dove in equipaggio era presente anche Marco Mapelli).

Il Blancpain GT Series Endurance Cup tornerà il 13-14 Maggio a Silverstone per la 3 ore; mentre la Serie Sprint affronterà la seconda tappa stagionale a Brands Hatch il 7-8 Maggio.

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Full Throttle • 23 Aprile 2017


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