[DTM] Analisi della stagione 2016

Con la Season Finale di Hockenheim si è chiusa la stagione 2016 del DTM, andiamo ad analizzarla.

AUDI SPORT

La RS5 DTM si conferma per l’ennesima volta l’auto migliore del lotto, ben 10 delle 18 gare in programma sono state vinte da un pilota Audi. Ad Audi è andato il titolo costruttori con ben 700 punti e tra i team ABT Sportsline si è aggiudicato il trofeo riservato ad essi con 319 punti. Delle 10 vittorie conseguite sei sono del team ABT Sportsline, tre del team ABT una del team Rosberg. Annata da dimenticare per il Phoenix Racing che come miglior risultato del 2016 ha un quarto posto con Mike Rockenfeller a Budapest in Gara 1. Edoardo Mortara si è imposto per ben 5 volte, per l’italiano del team ABT Sportsline è stata una stagione fantastica e quella penalità per la slow zone non rispettata a Zandvoort ha pesato enormemente sulla sua classifica finale. La grinta, la concentrazione e la determinazione mostrata devono essere per Mortara la base su cui ripartire il prossimo anno, indipendentemente dal team con cui correrà. Jamie Green non ha trovato le vittorie del 2015, l’inglese del team Rosberg è transitato primo sotto la bandiera a scacchi solo in Gara 2 a Zandvoort, dalla sua ha però la grande velocità e la grinta che lo contraddistingue da sempre. Mattias Ekstrom non è stato il solito ma è più che giustificato: domenica scorsa, negli stessi attimi in cui Wittmann diventava campione del DTM per la seconda volta, lo svedese poteva festeggiare la conquista del titolo mondiale del FIA World Rallycross, titolo ottenuto ad Estering al volante della meravigliosa Audi S1. Nico Mueller è stata la sorpresa di questa stagione del DTM, lo svizzero del team ABT ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera in DTM ed ha chiuso a punti in ben dieci occasioni. Miguel Molina ha chiuso in zona punti solo in quatto occasioni, in due di esse sul gradino più alto del podio, nella terza sul quello più basso ed una volta in decima posizione, in Gara 1 ad Hockenheim a Maggio. La stagione del pilota del team ABT è assolutamente ottima, non riconfermarlo sarebbe un grandissimo errore. Adrien Tambay ha sofferto tanto fino a metà stagione ma si è ripreso bene nel finale con una seconda posizione finale in Gara 2 al Nurburgring ed un sesto in Gara 1. Le note dolenti arrivano entrambe dal team Rosberg dove Mike Rockenfeller è riuscito a totalizzare in tutta la stagione appena 31 punti, Rocky è apparso come la versione sbiadita del pilota in grado di vincere tutto in carriera. Ancora peggio ha fatto Timo Scheider, ventiduesimo nella classifica finale piloti con 13 punti. Fin da subito si è capito che il campione DTM 2008 e 2009 non aveva più le giuste motivazioni per continuare e così dopo 16 anni di Deutsche Tourenwagen Masters ha annunciato, tra le lacrime, il ritiro. Non sappiamo se Timo nel 2017 correrà in qualche altro campionato o non salirà più su un auto da corsa. Una nota di merito finale la merita René Rast che nel weekend finale di Hockenheim ha sostituito egregiamente Mattias Ekstrom.

BMW MOTORSPORT

La M4 DTM, delle tre auto presenti in DTM, è la meno competitiva. I segnali della mancanza di competitività di BMW si sono presentati già prima dell’inizio della stagione quando alla M4 DTM sono stati tolti 7,50 kg di peso passando così dai 1120 kg base a 1112,50. BMW ha però potuto contare su una cosa che, in primis a Mercedes Benz, manca e cioè il talento e la classe di Marco Wittmann; il tedesco ci ha messo tanto del suo per portare la M4 DTM dove gli altri piloti BMW, ad eccezione di Timo Glock, suo compagno di team, non sono riusciti ad arrivare, alla vittoria. Dei quattro successi targati BMW tre portano il nome di Marco Wittmann, uno quello di Timo Glock. Facile immaginare che senza il due volte campione del DTM la casa bavarese avrebbe avuto una stagione a dir poco deludente. Ottima anche la stagione di Tom Blomqvist, il figlio di Stig Blomqvist è andato quattro volte a podio, sempre secondo, ed ha chiuso sesto in classifica. Molto bene anche Maxime Martin che per trarre il massimo da una vettura non molto competitiva, da buon pilota endurance ha puntato fin da subito sulla regolarità andando a punti in tredici gare e terminando ottavo in classifica con 90 punti. Timo Glock, vittoria a parte, non ha brillato dato che solo in cinque occasioni ha centrato la top 5 finale in gara. Dal compagno di team di Wittmann qualcosa in più ci si attendeva. Bruno Spengler a Augusto Farfus hanno avuto una stagione pressoché identica, poche volte a punti e quasi sempre nelle retrovie; per Spengler l’unica gioia è arrivata dal terzo posto in Gara 2 a Mosca, nell’occasione Farfus fu quarto. Tutti i sei piloti BMW citati fino ad ora, salvo annunci futuri, li ritroveremo in DTM anche nel 2017. Il primo che non vedremo più e Antonio Felix Da Costa che si dedicherà alla Formula E alle gare GT con la BMW M6, il secondo è il veterano Martin Tomczyk: il 2016 di Tomczyk è stato una delusione totale, miglior risultato un quinto posto, da qui la decisione di chiudere con il DTM, prendersi un 2017 “tranquillo” fatto di gare GT e rientrare nel 2018 nel FIA WEC sempre con BMW Motorsport.

MERCEDES BENZ AMG DTM

La C63 AMG DTM ha un grande potenziale ma non c’è stato nessuno in grado di esprimerlo al meglio. Ad inizio campionato Paul Di Resta sembrava in grado di giocare il ruolo di leader ma si è eclissato dopo le prime tre gare conseguendo ben tre zeri consecutivi. A metà campionato a tenere alti i colori della stella di Stoccarda ci hanno pensato Robert Wickens e Lucas Auer ma è mancata ad entrambi quella continuità di risultati da permettere loro di giocarsi il titolo fino alla fine. Alla fine per Mercedes Benz AMG DTM il bilancio è di quattro vittorie, due con Robert Wickens, una con Lucas Auer e una con Paul Di Resta. Nonostante le quattro vittorie, la stagione di Mercedes Benz è da considerarsi come deludente; in classifica costruttori il distacco finale da Audi è di 229 punti, tra i team quello piazzato meglio è H.W.A. 1 di Robert Wickens e Daniel Juncadella con 133 punti. In casa Mercedes Benz ci sono piloti che hanno avuto una stagione al di sotto delle aspettative, il primo è il veterano Gary Paffett, da uno come lui è lecito aspettarsi più di un solo podio in tutto il campionato, Maximilian Goetz era chiamato al riscatto dopo un 2015 non fortunato ed invece si è parlato di lui più per le polemiche con Ekstrom che non per i risultati in pista, Daniel Juncadella ha ottenuto 6 punti in 18 gare, René Rast 8 in 3, numeri che riassumono al meglio l’ennesima deludente stagione del pilota spagnolo. Promosso Christian Vietoris, il tedesco del Mucke Motorsport è quasi sempre stato veloce anche se è mancato in continuità da metà stagione fino a Gara 2 di Hockenheim dove ha chiuso secondo. Senza voto il campionato di Felix Rosenqvist e Esteban Ocon. In definitiva a Mercedes Benz è mancato il Wittmann della situazione, il pilota in grado di settare al meglio l’auto e di guidare sopra i problemi, tutte cose che lo scorso anno Pascal Wehrlein ha svolto egregiamente laureandosi campione 2015 del DTM. Un altro Wehrlein all’orizzonte non si intravede, sarà meglio richiamarlo in DTM invece di lasciarlo in F1 a lottare contro il compagno di squadra di turno per l’ultima e la penultima posizione? A Toto Wolff l’ultima parola.

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Federico Famiglietti • 20 Ottobre 2016


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