[GT Masters] Bilancio positivo per le Audi ad Oschersleben

Questo weekend è andato in scena il primo appuntamento ad Oschersleben, e tutto sommato il risultato per le Audi può essere soddisfacente: 2 secondi e terzi posti, ma nessuna vittoria.

In Gara 1, l’Audi R8 #26 del team Land Motorsport con Connor De Philippi  è partita in pole position, ma al momento dello start l’americano non è riuscito a mantenere la prima posizione, e si è fatto sfilare da Hamprecht (partito dalla 4° posizione) con la Bentley #8 e Asch su Mercedes.

Hamprecht ha mantenuto questa posizione fino all’apertura dei pit stop, ma è dovuto rimanere sulla piazzola per 5 secondi in più per una violazione delle norme nella partenza; nella stessa situazione si è trovato anche Asch. Per questo Christopher Mies, dopo essere subentrato a De Philippi, ha ripreso nuovamente la leadership momentanea.

Il momento chiave della gara avviene quando Mikaela Ahlin-Kottulinski ha distrutto la sua Audi R8 LMS in un incidente (rovinando così di fatto la gara del suo compagno di squadra, Marco Bonanomi), facendo cosi entrare la Safety Car, mescolando tutte le carte in tavola.

Al restart, Ludwig (dopo aver preso il posto di Asch sulla Mercedes #1), è molto minaccioso su Mies, le azioni di disturbo durano fino all’ultimo giro, quando il tedesco tenta il sorpasso e riesce a portarsi in prima posizione, sotto la bandiera a scacchi.

Seconda posizione dunque per Mies, gradino più basso del podio per l’altra Audi del team Land Motorsport, la #28 di Peter Hoevenaars e Marc Basseng, la quale ha scalato la classifica grazie ad un pit stop perfetto.

Il podio di Gara 1.

L’arrivo di Gara 1.

In Gara 2 invece abbiamo assistito ad una gara molto emozionante, dal primo all’ultimo giro.

Alla partenza, Ludwig riesce a passare indenne la prima curva, mentre Keilwitz (partito dalla 2° piazza) viene disturbato da Engelhart sulla Lamborghini #63. Il tedesco si gira e viene colpito dalle Lamborghini del team Attempto. Ben tre auto fuori gara alla prima curva, viene data la bandiera rossa, mentre vengono tolte le auto di Keilwitz, Niederhauser e Gies.

Dopo 10 minuti, assistiamo ad una nuova partenza sotto Safety Car, e al 3° giro di gara Ludwig sfila in prima posizione, davanti a Vanthoor, Mies ed Engelhart.

Al 5° giro Rosenqvist (sulla Mercedes #21 del team Zakspeed) porta a casa il sorpasso su Sandstrom (su Audi #25 del team kfzteile24); alla tornata successiva l’olandese demolisce la sua Audi sulle barriere, dopo il contatto con Lee Pepper sulla Bentley.

All’apertura della pit lane, Ludwig amministra il vantaggio su Vanthoor, e quando avviene il pit stop, Asch torna tranquillamente in testa alla gara. Notiamo una splendida strategia ai box del team Grasser Racing, che recupera ben due posizioni dopo la sosta obbligatoria, passando in seconda posizione quando Ineichen prende il volante da un ottimo stint di Engelhart.

Chiusa la pit lane, interviene la Safety Car, per togliere la Nissan #22 di Schothorst/Feige insabbiata qualche giro prima.

Quando viene data nuovamente la “Green Flag”, notiamo un ottimo restart delle Audi: Frankenhout (sulla #33 del team CarCollection) passa la Mercedes di Rogivue (il quale ha preso il posto di Rosenqvist) per la 5° posizione; mentre Tutumlu sulla gemella del CarCollection sopravanza Krohn sulla BMW, per la 9° posizione.

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Al 30° giro la Safety Car entra di nuovo in pista per togliere la Bentley di Hamprecht, il quale si è reso protagonista di un contatto con la Lamborghini di Kujala del team Bonaldi.

Al 33° giro c’è il colpo di scena, Asch viene messo sotto investigazione per aver lasciato troppa distanza dalla Safety Car, al momento della partenza, gli viene commissionato un drive through, ma è troppo tardi per rientrare in pit lane, visto che viene data la bandiera a scacchi.

Dunque la Mercedes retrocede fino alla 22° posizione, mentre trionfa la Lamborghini #63, ed ancora un secondo posto per l’Audi #29. Sul gradino più basso del podio l’altra Audi del team kzteile24.

Buona prova anche per Emanuele Zonzini, il quale ha corso per i colori del team Bonaldi, con la Lamborghini, con Florian Spengler come compagno di squadra. Molta sfortuna in Gara 1 per il sammarinese, che ha dovuto abbandonare la gara anzitempo per un problema tecnico. Ma in Gara 2 si è preso una rivincita, partendo dal fondo dello schieramento ha chiuso in 15° posizione, è riuscito soprattutto a stare molto lontano dagli incidenti, e durante il suo primo stint ha tenuto anche un buon passo gara, nonostante la nuova vettura e la pista a lui sconosciuta prima di questo weekend.

Simile sorte anche per Marco Bonanomi, impegnato come già detto prima con l’Audi #44 del team Aust, con Ahlin-Kottulinski come compagna di squadra. In Gara 1 l’incidente ha complicato le cose, mentre in Gara 2 l’equipaggio è riuscito a limitare i danni con un 17° posto, molto lontano dalle posizioni che contano.

Buona presenza di auto in questo weekend inaugurale del GT Masters, 32 vetture possono essere un buon punto di partenza, visto che c’è stata la concomitanza della Gara di Qualificazione della 24h del Nurburgring. E certamente non può che non destare dubbi questa decisione, visto che l’organizzatore dei due eventi è lo stesso, vale a dire l’ADAC.

Il GT Masters torna tra due settimane, questa volta si correrà in vista del Sachsenring.

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Full Throttle • 17 Aprile 2016


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