Più sicurezza nel traffico attraverso la connettività digitale Audi

A Berlino si è riunita la seconda assemblea degli stakeholder Audi per discutere sulla mobilità del futuro.

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I 120 partecipanti hanno avuto un confronto interdisciplinare che si è focalizzato sulla connettività dell’automobile con le infrastrutture, gli utenti della strada e le applicazioni mobili.

Audi vuole stimolare l’aperto scambio delle opinioni e delle esperienza con esperti provenienti dai settori del business, scienza e politica.

Axel Strotbeck, CFO di Audi AG ha sottolineato come la comunicazione tra i veicoli, tra veicoli e infrastrutture, tra i veicoli e Internet possa dare un significativo miglioramento alla sicurezza in strada.

Nuovi cambiamenti sono pronti a emergere nell’utilizzo dei dati ed in particolare la digitalizzazione e la connettività possono offrire nuove opportunità di sviluppo per quanto riguarda la mobilità del futuro ed un miglioramento della qualità della vita.

La blogger Sascha Pallenberg non crede che le auto scompariranno dalle città, ma al contrario, diventeranno degli importanti nodi che fungeranno da network. Le parole chiave nel suo discorso hanno indicato due importanti direzioni: come lo sviluppo globale sia in grado di rivoluzionare la mobilità e come l’automobile possa scatenare la rivoluzione dello sviluppo.
Allo stesso tempo, si appella ad un maggior coraggio nell’occuparsi degli affari come la digitalizzazione e il data networking.
Pallenberg crede fermamente che un auto digitalizzata abbia il potenziale per essere “il prossimo grande prodotto” sebbene questo non sia una sfida esclusiva per le industrie automobilistiche. In accordo con Pallenberg, l’auto diventerà sempre più un prodotto di connettività e di scambio tra le industrie e i settori che, con una grande estensione, ora sono operativi in modo indipendente dagli altri.

Josè Casttillo, architetto e docente ad Harvard, ha già sviluppato uno scenario positivo per ciò che concerne l’utilizzo dei dati. Castillo, un partecipante di quest’anno dell’ Audi Urban Future Award del team della città del Messico, ha presentato la sua visione della città che “guida al di fuori del traffico congestionato on the data highway”. Per questo motivo la IBM Communter Pain Index ha scoperto di essere “ il peggiore locale metropolitano” lui si è rivolto a spiegare che grazie all’ intelligente, la mobilità individuale potrebbe risolvere i problemi che esso ha creato. Tramite il crowdsourcing (un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo di un progetto ad un insieme indefinito di persone non organizzate precedentemente), è stato creato un valido database nella città del Messico per facilitare la sostenibilità urbana e la pianificazione dei trasporti. “L’apice sarebbe testare nuove forme di cooperazione tra governi, compagnie, scienze e civiltà, in modo tale da sviluppare la mobilità nelle città del futuro, in modo positivo”, spiega Castillo.

In aggiunta alle opportunità derivanti dalla mobilità del futuro, Audi si occupa delle questioni relative alla sicurezza dei dati. Il produttore di Ingolstadt è consapevole che una connettività crescente significa che queste evoluzioni vorranno chiedere circa occuparsi del data responsability. Gli esperti audi, hanno osservato come le condizioni tecniche per maneggiare il data safety dovranno essere già create durante la fase di sviluppo delle nuove macchine. Il Dr. Peter F. Tropsuchuh, Responsabile della Corporate responsability in Audi AG, vede il contributo degli stakeholder come “un impeto per lo sviluppo futuro”. Inoltre Peter crede che il regolare scambio delle idee e delle esperienze con gli stakeholder possa aiutare l’azienda nell’identificare e lavorare sulle aspettative e i cambiamenti della società, in maniera anticipata.

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Audicafe • 8 Novembre 2014


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