[BlancpainGT] Doppietta Porsche alla 24 ore di Spa. Mercedes chiude il podio.

Senza dubbio è stata una delle edizioni della 24 ore di Spa più lunga e sofferta. Quasi 6 ore di bandiera rossa, arrivata nella mattina presto di domenica, ha posto ancora più attesa sul risultato finale.

La Porsche #20 del GPX Racing con Michael Christensen, Richard Lietz e Kevin Estre ha tagliato il traguardo dopo 363 giri, seconda posizione per la Porsche #998 del Rowe Racing con Fred Makowiecki, Patrick Pilet e Nick Tandy, terza posizione per l’onnipresente ormai Mercedes #4 del team Black Falcon, con Maro Engel, Yelmer Buurman e Luca Stolz.

Nelle prime fasi di gara, Engel ha preso subito il comando delle operazioni sul bagnato, mentre Estre, Bamber (sulla Porsche #117), Makowiecki e Rast (sull’Audi #1) hanno inseguito da vicino.

La seconda ora si apre con una Full Course Yellow, scaturita da un brutto incidente della BMW #37 in classe AM. Il pilota era alla staccata di Les Combes, quando improvvisamente ha perso il controllo della sua M6 GT3, ed è andato a sbattere rovinosamente sulle barriere, costringendo a riparare il rail.

Da qui in poi vengono rivoluzionate le strategie di gara; qualcuno ha approfittato per fare un “full service” aggiuntivo, mentre altri hanno proseguito con la sosta ordinaria ogni ora.

Nel prosieguo di gara, si nota come la Lamborghini del FFF Racing #563 e la Mercedes #999 del GruppeM, abbiano recuperato velocemente la Top 10. Anche la Ferrari #72 di SMP Racing, intorno alla 19° ora si è portata in 3° posizione, complice il buon passo di Molina/Aleshin/Rigon. Come sempre gli incidenti non mancano con griglie nutrite come questa, infatti la Bentley #31 ha sbattuto all’uscita della Paul Frère.

Dopo 6 ore sono stati assegnati i primi punti, al contempo ha iniziato a piovere copiosamente, quindi le strategie da parte dei team si sono ricongiunte nuovamente per permettere ai piloti di tornare in pista nuovamente con gomme wet, come nello stint iniziale.

In vetta certamente non è mancata la battaglia: oltre a Porsche, Mercedes e Ferrari, si sono aggiunte anche le due Audi del WRT #1 e #2, oltre alla Lamborghini #63 del GRT.

A metà gara la pioggia è aumentata e dopo alcuni incidenti abbastanza violenti (la Ferrari #51 ha sbattuto a Blanchimont e la Lamborghini #555 all’uscita della Paul Frère), la Direzione Gara ha deciso di interrompere la gara con la bandiera rossa, la quale è durata ben 6 ore.

Al nuovo restart la classifica ha subìto alcuni ribaltoni, per il semplice motivo che qualche team aveva già fatto la sosta tecnica obbligatoria (che costringe i meccanici a cambiare dischi e pastiglie e non può essere inferiore a 5 minuti di durata) e altri no.

Quindi alla nuova Green Flag, la Lamborghini #63 si è trovata in prima posizione, poi la BMW #34 del Walkenhorst, la Porsche #54, e le Mercedes #4 e #88.

Nelle ultime 4 ore abbiamo visto i veri valori in campo cioè coloro che avevano centrato la strategia nel corso di gara. In prima posizione l’Audi #1 seguita dalla Mercedes #4; le Porsche #20 e #988 e l’Audi #25.

Audi R8 LMS #25 (Audi Sport Team Saintéloc), Christopher Haase/Frédéric Vervisch/Markus Winkelhock

Christensen e Buurman hanno iniziato una feroce battaglia, visti i distacchi ridotti, per la seconda posizione, continuata poi da Estre ed Engel al successivo pit stop.

La penultima ora si apre con Estre ed Engel che recuperano su Nico Muller. Purtroppo Muller ha commesso un errore a Les Combes, perdendo il controllo della sua R8 LMS e colpendo le barriere. Il tedesco è riuscito a ripartire, ma con il posteriore danneggiato non è riuscito a tenere un passo sufficiente dei primi due; anzi poco dopo Estre lo ha incalzato.

Audi R8 LMS #1 (Audi Sport Team WRT), Robin Frijns/Nico Müller/René Rast

L’ultimo pit fa da anteprima ad un finale thrilling: Engel ha perso la posizione anche su Tandy, perndendo tempo ai box per non incorrere in penalità sui tempi di guida, ma anche in seguito poi non è mai riuscito a tenere il passo delle due Porsche avanti.

Tandy intanto con 40 secondi di svantaggio su Estre, non aveva più di tante ambizioni; fino a che la Porsche #16 non ha sbattuto sulla discesa di Pouhon. Sfruttando la Safety Car azzera il vantaggio, ma poi non è stato in grado di attaccare il francese, che termina in prima posizione.

Oltre alla vittoria della gara, il GPX Extreme fa il bottino di punti per la classifica destinata all’Intercontinental GT Challenge.

Nonostante le sei ore di stop, è stata decisamente una 24 ore all’altezza delle aspettative, con un finale incerto fino alla fine, e con quattro macchine nello stesso giro.

Merito a Porsche per aver riportato a casa il Titolo, che mancava dal 2010. Fin dalle Qualifiche si è capito il potenziale della 911 GT3-R, anche se la SuperPole è andata a Mercedes per soli 17 millesimi.

Audi quest’anno non si presenta neanche sul podio, però è mancata anche un po di fortuna: per Land Motorsport #129 è stato comminnato un drive through, prima della sosta di routine. Il problema è che meno di 5 minuti dopo è entrata la FCY che ha fatto perdere due giri al team tedesco. L’Audi #2 ha avuto un contatto con una BMW prima della bandiera rossa, questo ha causato uno stop importante ai box.

Audi R8 LMS #129 (Montaplast by Land-Motorsport), Ricardo Feller/Jamie Green/Christopher Mies

Discorso diverso per la #1, la quale aveva azzeccato anche la sosta tecnica. E’ mancato senza dubbio il passo nelle ultime 3 ore, poi l’errore di Muller è stato abbastanza importante ma in gare come questa ci può stare. Non ha tagliato il traguardo per un incidente con la Porsche #54 a Blanchimont nei minuti finali.

Sfortuna anche per Mattia Drudi, in equipaggio sull’Audi #55 dell’Attempto Racing. Mentre era in Top10, un guasto meccanico sulla sua R8 LMS lo ha privato di una certa vittoria in classe Silver, visto il passo dimostrato da lui e i coequipier Pieter e Steijn Scothorst.

Audi R8 LMS #55 (Attempto Racing), Mattia Drudi/Pieter Schothorst/Steijn Schothorst

Gara opaca anche per BMW, Ferrari, Bentley e Aston Martin.

Il Marchio bavarese, presente con due sole vetture in Overall, non ha stupito. La vettura dello Schnitzer è stata colpita dall’Audi #2, mentre quella del Walkenhorst non aveva effettuato la sosta tecnica prima del secondo restart. A finire in maniera anche troppo irruenta, la M6 ha avuto anche due forature nelle ultime 3 ore, per questo non sono andati oltre l’11° posizione.

Ferrari non vede neanche la bandiera a scacchi; 2 incidenti (anche molto brutti) ed un ritiro non è certamente quello che si aspettavano alla vigilia.

Sulla falsariga anche Bentley, giunta con 4 vetture per festeggiare il centenario, porta a casa solamente tre ritiri ed una 29° posizione assoluta.

Aston Martin può uscire da questa gara con delle certezze: la vettura ha un buon potenziale. La #76 di R-Motorsport ha avuto un buon passo nell’arco di gara, occupando anche la Top10 prima della Red Flag. Non si può dire lo stesso della gemella #62, e la #59 del Garage 59, le quali non sono andate oltre le 4 ore di gara.

Il Blancpain GT Endurance Cup torna a Settembre per l’ultima gara in previsione, a Barcellona, mentre la serie Sprint farà tappa al Nurburgring il 30 Agosto-1° Settembre.

BlancpainGTEndurance Cup

Full Throttle • 28 Luglio 2019


Previous Post

Next Post