[IGTC] Walkenhorst vince la 9h di Kyalami e conquista il Titolo Piloti. Porsche vince il Titolo Costruttori.

La gara andata in scena ieri è stata incredibilmente ricca di colpi di scena. Alla fine, con tante sorprese, la spunta la BMW #34 del Walkenhorst Motorsport di Catsburg/Farfus/Sheldon Van der Linde. Catsburg e Farfus si sono laureati Campioni 2020, cogliendo la seconda vittoria stagionale, dopo la 8h di Indianapolis (in quella gara Connor de Phillippi chiuse l’equipaggio).

Il Titolo Costruttori viene assegnato alla Porsche. Il Brand di Weissach è sempre finito a punti, ma sicuramente i punti conquistati a Spa (ben 46 punti) hanno posto un fondamentale passo avanti sulla conquista del campionato.

Prima della gara, la Honda NSX #30 di Farnbacher/Van der Zande/Baguette aveva conquistato la pole position.

Allo start della 9 ore, la Honda riesce a mantenere la prima posizione, mentre nelle retrovie c’è un contatto tra l’Audi #31 di Winkelhock e la Bentley #8. Il portacolori del WRT ne ha la peggio, costretto alla sosta ai box e perdendo di fatto 3 giri.

Intanto nel prosieguo delle prime ore di gara, la Honda continua a mantenere un ottimo passo, guadagnando secondi importanti. Nelle posizioni di podio si formano importanti bagarre tra l’Audi #44 di Drudi/Niederhauser/Haase con la Bentley #7 e la BMW #34.

Prima di metà gara registriamo il ritiro della Bentley #7 di Gounon/Soulet/Pepper. La Continental ha avuto un problema al motore subito dopo il pit, e pochi metri dopo ha preso fuoco. Illeso Soulet, ma il duo Gounon/Pepper ha dovuto abbandonare ogni speranza di lotta al Titolo.

Dopo metà gara, notiamo il rientro in Top5 dell’Audi #31 di Bortolotti/Vervisch/Weerts. Splendida la lotta con la Porsche #54 di Vanthoor/Bamber/Estre, la quale è durata per due giri interi.

Poco più tardi, la Porsche #12 del GPX Racing di Campbell/Jaminet/Pilet ha effettuato una sosta aggiuntiva per una foratura, mentre occupava la seconda posizione. In seguito anche la Porsche #54 ha effettuato una sosta per la riparazione dello splitter danneggiato, operazione che è ha fatto perdere di fatto la lotta per il Titolo.

A due ore dalla fine, l’Audi #44 con Niederhauser alla guida, ha iniziato a chiudere il gap su Baguette, portandolo ad appena 1.8 secondi. Grandissima consistenza per il ragazzo tedesco, che ancora una volta sfoggia una prestazione brillante, paragonabile ad altri piloti factory come Drudi ed Haase stessi.

Audi R8 LMS #44 (Audi Sport Team Car Collection), Mattia Drudi/Christopher Haase/Patric Niederhauser

Purtroppo con l’arrivo della pioggia ad 1 ora e trenta dalla fine ha rimescolato ancora una volta le carte in gioco. L’unica Bentley superstite, ha effettuato un testacoda, causando una FCY.

Al restart, La Honda è sicura ancora in prima posizione e le due Audi inseguono in seconda e terza posizione.

Venti minuti dopo le condizioni meteo peggiorano ancora, un violento acquazzone inonda la pista e Drudi, che occupava la seconda posizione, effettua un testacoda. Nuova fase di FCY e qui c’è la chiave della gara: la BMW transita in pit lane senza effettuare la sosta, ma azzerando solo lo stint effettivo di guida, mentre Honda ha preferito fare un pit completo, con gomme e rifornimento.

L’ultima ora di gara sotto FCY vede l’Audi #32 al comando, seconda posizione per la BMW #34 e la Porsche #12 in terza. In seguito anche l’Audi transita in pit lane e rientra davanti alla BMW, però in Direzione Gara viene imposto il cambio di posizioni.

A questo punto la gara termina sotto la neutralizzazione della Safety Car.

Audi R8 LMS #32 (Audi Sport Team WRT), Mirko Bortolotti/Frédéric Vervisch/Charles Weerts

Senza dubbio la Honda avrà molto da recriminare per il risultato. Termina solamente in quarta posizione, ma il passo dimostrato nelle prime ore lasciava intendere che erano della partita per la vittoria. Rimane il fatto che per 8 ore, hanno mantenuto la prima posizione.

L’Audi #44 ha mantenuto una grande condotta di gara, prima della pioggia era in seconda posizione ed il trio Haase/Drudi/Niederhauser stavano avendo un grande passo. Peccato per l’errore di Drudi, ma obiettivamente erano condizioni difficili e l’errore è sempre dietro l’angolo.

La BMW #34 è stata molto fortunata, ma ha avuto una grande strategia nell’ultimo pit, transitando di fatto in pit lane nell’ultima ora, solo per azzerare il tempo di guida.

L’Audi #32 ha compiuto una manovra simile durante la FCY ma la Direzione Gara ha deciso il cambio di posizioni, altrimenti sarebbe stata una vittoria certa. Nonostante fosse partita solamente in ottava posizione; Bortolotti, Weerts e Vervisch hanno fatto il massimo per recuperare lo svantaggio, e ci stavano anche riuscendo.

Discorso diverso per l’Audi #31. Alla vigilia solamente Winkelhock era ancora in discussione per conquistare il Titolo. Ma tutto è finito alla prima curva del primo giro, con l’incidente.

Audi R8 LMS #31 (Audi Sport Team WRT), Kelvin van der Linde/Dries Vanthoor/Markus Winkelhock

Abbastanza sfortunata anche la Porsche, con le due soste aggiuntive ad entrambe le vetture, sono state private della vittoria. Comunque la Porsche #12 raccoglie un podio importante e il Titolo Costruttori rimane in casa.

Sfortuna per la Bentley, che chiude così il programma GT3 ufficiale. Peccato aver perso così presto la Bentley #7, dal momento che stava avendo un buon passo, ed era in lotta per il podio.

E’ stata l’ultima gara da ufficiale Audi anche per Mirko Bortolotti, il quale dopo la gara ha annunciato che con proseguirà l’anno prossimo l’impegno con la squadra di Ingolstadt.

Mirko Bortolotti

Si chiude così il sipario sulla stagione 2020 del GT World Challenge.

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Full Throttle • 13 Dicembre 2020


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